Il “mangiare per due” in gravidanza è stato ormai abbondantemente sdoganato, e si presta molta attenzione ad evitare incrementi di peso elevati in gravidanza. Si tratta non soltanto di una questione di peso in eccesso, ma di tutte le complicazioni che possono scaturire da un eccessivo accumulo di tessuto adiposo e da un’alimentazione squilibrata per la madre e per il feto.
Sarebbe però importante ampliare il discorso, non parlando solo di quantità, ma di QUALITÀ alimentare. Controllare infatti l’apporto calorico e proteico nei trimestri di gravidanza non è assolutamente sufficiente.
La stessa tipologia di alimento, con origini differenti, può infatti apportare un quantitativo di calorie e macronutrienti molto simile, ma può contenere o meno anche altre sostanze che possono avere effetti negativi sulla salute della madre e del feto. Nello specifico si tratta dell’ampio gruppo di sostante noto come interferenti endrocrini. Ne conosciamo tantissimi, ma è davvero solo la punta dell’iceberg. Li troviamo in numerosi contesti e anche all’interno degli alimenti.
Perché preoccuparcene? Per via dell’alterazione in diversi termini dei segnali ormonali, conseguentemente al contatto con essi, anche attraverso l’ingestione e il conseguente assorbimento.
Un esempio su tutti può essere quello del pesce grasso, come il pesce spada, che è un ormai noto accumulatore di metalli pesanti.
Tuttavia il pesce, e anche il pesce grasso, viene in genere considerato un alimento importante per la gestante. Ed è proprio qui che sarebbe importante intervenire tramite una corretta informazione ed educazione alimentare. Scegliere una tipologie di pesce piuttosto che un’altra può assolutamente fare la differenza!
La stessa cosa vale per gli integratori di omega 3 derivati dal pesce. In commercio se ne trovano tanti, ma sarebbe fondamentale assicurarsi che siano stati testati per la presenza di contaminanti.
Un altro esempio può essere quello dei contenitori e delle pentole utilizzate in cucina, che possono rappresentare una ulteriore importante fonte di contaminazione del cibo. Sapere quali preferire rispetto ad altre può, soprattutto nel lungo periodo, fare una grossa differenza.
Anche per l’ALLATTAMENTO è fondamentale considerare la qualità alimentare. Piuttosto che escludere determinati alimenti perché ipoteticamente possono essere causa di coliche o cattivo sapore del latte, si dovrebbe considerare quali sono gli interferenti endocrini che possono, conseguentemente all’assorbimento a livello intestinale della madre, essere presenti nel latte materno, assunto e assorbito dal tratto digerente del bambino.
Insieme a Family Il Bucaneve sono molti i servizi volti a supportare le neo famiglie, a partire dal momento in cui si inizia a progettare una gravidanza, fino alle fasi successive alla gravidanza, anche con percorsi di alimentazione personalizzata ed educazione alimentare per le famiglie.
ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO, IL RUOLO DEGLI INTERFERENTI ENDOCRINI.

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